Castello di Quirra
Il Castello di Quirra venne edificato durante il Medioevo nel Monte del Castello, un’erta cresta rocciosa che garantiva al castello un’ottima posizione di difesa in caso di assalto e assedio. Secondo un prospetto del 1358 è possibile stabilire che la struttura fosse simile al Castello dell’Acqua Fredda di Siliqua.
Attualmente è possibile ammirare solo i ruderi del bene culturale; sono rimaste le mura dimezzate delle sale, una cisterna supplementare (il castello possedeva ben tre cisterne) e parte dei sistemi murari perimetrali. La struttura era protetta da muraglioni a picco sulle rocce del Monte del Castello, all’interno della cinta muraria si innalzavano una torre centrale e due laterali, con merlature sulla sommità, mentre l’ingresso si sviluppava a Est, protetto da una torre avente pianta triangolare.
Il Castello di Quirra fu costruito nella prima metà del XIII secolo dai Giudici di Cagliari e fu coinvolto nelle vicende del Giudicato di Cagliari, caratterizzate dalla rivalità fra Pisani e Genovesi. Nel conflitto ebbero la meglio i Pisani. Il 1324 è una data importante per la storia del Castello di Quirra; in tale occasione passò in mano agli Aragonesi. Nel 1354 venne assediato dalle truppe del Giudice d’Arborea, ma l’assedio non andò a buon fine. Il Feudo di Quirra fu convertito in Contea e nel 1363 il re nominò Conte di Quirra Berengario Carroz. Dopo la morte di Berengario, Pietro IV nominò Giorgio Pietro Carroz come successore del Conte defunto, al quale poi succedette la figlia Violante Carroz. Nei primi anni ’90 del XIV secolo Brancaleone Doria tentò l’assedio del Castello, cercando di istigare anche gli abitanti dei villaggi circostanti a ribellarsi all’autorità dei Carroz e della Corona d’Aragona, tentativo che non ebbe i risultati desiderati. Dal 1475, in seguito alla totale occupazione della Sardegna da parte degli Aragonesi, il Castello di Quirra diventò patrimonio della Corona d’Aragona. Ancora nel 1646 si hanno notizie del Castello; ci fu uno sbarco forzato di quattrocento francesi provenienti dal napoletano che si rifugiarono nel Castello, essi furono catturati e condotti a Cagliari, mentre l’artiglieria del vascello su cui si trovavano i francesi fu sistemata nei bastioni di Cagliari per ordine del Viceré.
Nella storia del Castello di Quirra si distinsero ben due donne: Eleonora Manriquez e Donna Violante. Eleonora Manriquez convinse Papa Martino V a sopprimere la Diocesi di Suelli, mentre Donna Violante fece impiccare il prete Giovanni Castanja ad Ales nel 1508. L’omicidio causò un gran clamore, Donna Violante fu denunciata e arrestata. Evasa dal carcere trovò rifugio in Spagna e il Re la graziò. La scomunica le venne tolta dal Vescovo di Ales, Monsignor Giovanni Sanna e la Contessa si dedicò, in seguito a un formale pentimento, alla nuova costruzione della Cattedrale di Ales.
Si ringrazia per testi e foto Angelica Porcu – Limen Sarrabus Gerrei
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