Monte Lora
Conosciuta anche come “la sfinge” o anche come “la bella dormiente” per le sue forme che ricordano il profilo di un viso femminile, questa montagna, alta 592 metri, è per antonomasia il simbolo di San Vito. Posta al confine tra i comuni di San Vito e Villasalto, per l’esperto studioso e linguista Salvatore Dedola deve probabilmente il suo nome alla parola greca “làura” (da làas=pietra), che significa ‘capanna (o raggruppamento di capanne) fatta in pietra’. Questa montagna ha da sempre trasmesso un grande fascino proprio per le sue forme e per le imponenti creste e tante sono le leggende e le storie che ad essa si rifanno. Tra queste citiamo la credenza popolare, secondo la quale, nella sua cima si trovi nascosto un enorme anello in pietra utilizzato da Noè per far approdare la sua arca. O ancora, secondo una credenza tramandata nel tempo, il sibilare del forte vento altro non sarebbero che le urla di disperazione dei sopravissuti ad una grossa frana che travolse un ovile con i suoi pastori e le greggi. Credenza, questa, supportata comunque da evidenze storiche e geologiche, in quanto, esiste un luogo posto quasi sulla cima denominato “su sciusciau” (luogo distrutto) nel quale risultano evidenti i segni di un grosso smottamento.
Se, comunque, volete ammirare questo monumento naturale (e ne vale veramente la pena!), potete farlo dalla strada statale SS387, che da San Vito conduce a Ballao. Esattamente al Km 80, da una piazzola laterale, la “bella dormiente” apparirà alla vostra vista in tutta la sua bellezza e grandezza!
Si ringrazia per testi e foto Alessandro












